CLEONIMO RE DI SPARTA
Trecentodue anni prima dell'Era Cristiana il greco Cleonimo re di Sparta perdette il regno. Egli allora radunò una flotta di greci avventurieri e si mise a scorrazzare l'Adriatico. Dopo aver saccheggiato qualche città delle Puglie venne al lido della laguna dove ora è Chioggia, ma che a quel tempo era un deserto. Quella spiaggia apparteneva a Padova, città che in quella remota epoca era già forte e fiorente.
Cleonimo fermate le sue navi nella laguna fece scendere i suoi soldati in piccole barche e li avviò lungo il Brenta; costoro lasciati i loro battelli si dispersero a saccheggiare. Possedevano i Padovani tre grossi villaggi poco lontani dalle acque salse, ed appena giunse in città la notizia dello sbarco dei greci i cittadini si armarono e giunti sul posto assalirono i depredatori con tanto impeto che non uno si salvò. e tutti rimasero o morti o prigionieri.
Animati i nostri dal primo buon successo, salirono sui loro leggeri navigli ed assalirono la flotta nemica nelle lagune. Questa in quei bassifondi difficilmente poté muoversi e venne circondata e battuta in modo tale che Cleonimo poté salvarsi con appena la quinta parte delle sue navi ed a stento raggiungere l'alto mare.
Le altre navi furono dai nostri bruciate tranne i rostri O speroni di prua che vennero portati in trionfo a Padova e deposti a perpetua memoria ne] tempio di Giunone. Di questo fatto d'armi venne dipinta nel 1667 per ordine del Comune una parete
della Sala detta della Gran Guardia in Piazza dei Signori. Si ritiene dunque che Padova fosse già una potente città ventitre secoli or sono. Il nostro Tito Livio narra che fino ai suoi tempi (egli morì 17 anni dopo Cristo) si celebrava a Padova ogni anno la memoria di quel fatto con una gara di barche nel fiume che attraversa la città.
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